Francesca Cristin è un’artista visiva e stylist italiana.
Il suo percorso trasversale tra arte e design è scandito da una fertile dualità, creativa ed eclettica. L’errore nello scatto fotografico e l’attenzione per il vissuto impiegati nella sfera artistica, così come la filosofia del Wabi-Sabi applicata allo styling, si fondono a formare una poetica diffusa, incentrata sulla ricerca della bellezza nel dettaglio e nella sua imperfezione.
La ricerca artistica di Francesca si concentra principalmente sul proprio corpo e quello delle donne, che indaga attraverso l’utilizzo di mezzi fotografici analogici, elaborando progetti di medio o lungo termine dedicati al rapporto tra esterno-interno, tra memoria del corpo e sentimento. La cura del testo e della parola, così come del suono, sono parte integrante dei suoi lavori artistici, declinate come diario intimo o mediate tramite l’installazione ambientale o la video performance, momenti dove la parola si fa suono o il suono stesso è protagonista.
La sensibilità estetica di Francesca è fatta di semplicità, essenzialità, storie e particolari unici. Nei suoi lavori, ogni granello di materia ha il suo posto e il suo significato, anche (e soprattutto) quando è casuale e non cercato. Solo esaltando la mancanza e il difetto nelle forme – quelle parti che normalmente verrebbero ignorate o tralasciate – Francesca raggiunge la loro completezza, un equilibrio quasi divino, che riempie i nostri occhi di grazia.
“Laddove c’è la perfezione non ci sono storie da raccontare”,
Ben Okri
Testo a cura di Alice Bortolazzo
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